AGI - Un'operazione della Capitaneria di porto di Palermo nei mercati rionali ha sequestrato 112 tonnellate di prodotto ittico mal conservato o non tracciato, tolti dal mercato e quindi dalle tavole dei palermitani. Sono stati 1.410 i controlli effettuati lungo l'intera filiera e 78 le sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 116 mila euro. Nel solo territorio palermitano sono stati individuati oltre 15.500 chili di pesce privi di tracciabilità o con termini di conservazione superati, con il conseguente sequestro di circa 75 tonnellate di merce, in larga parte distrutta perché giudicata non idonea al consumo umano.
I controlli hanno interessato un'area vasta e articolata, da Gela a Cefalu', includendo anche le isole di Ustica, Pantelleria, Egadi e Pelagie.
Sulla vicenda interviene Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons, che parla di "una situazione gravissima, che mette seriamente a rischio la salute dei cittadini. È inaccettabile che nei mercati rionali, luoghi di acquisto quotidiano per migliaia di famiglie, possano essere messi in vendita prodotti ittici scaduti o privi delle minime garanzie di tracciabilità. Un fenomeno che evidenzia criticità strutturali nei controlli e nella vigilanza. Servono verifiche costanti e coordinate lungo tutta la filiera e sanzioni realmente efficaci nei confronti di chi viola le regole, danneggiando i consumatori e penalizzando gli operatori onesti".
Le altre operazioni della Capitaneria di Porto
Ma quello di Palermo non è l'unico caso. Anche quest’anno, l’impegno profuso è stato particolarmente rilevante. Il Centro di Controllo Nazionale della Pesca (C.C.N.P.) del Comando Generale della Guardia Costiera ha coordinato l’azione dei 15 Centri di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) distribuiti sul territorio nazionale, assicurando un dispositivo capillare e costante. L’operazione ha visto l’impiego di oltre 3.600 militari e oltre 1.000, tra mezzi navali, aerei e terrestri della Guardia Costiera ed ha portato, a oggi, all'effettuazione di circa 9.000 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore in regola con le normative vigenti, anche a tutela del “made in Italy”. I dati che seguono confermano l’efficacia del dispositivo operativo messo in campo. Le verifiche effettuate hanno permesso di intercettare numerose irregolarità, impedendo che prodotti non conformi venissero immessi sul mercato.
I dati:
600 illeciti accertati, tra violazioni amministrative e penali;
942 attrezzi da pesca sequestrati;
130 tonnellate di prodotto ittico sequestrato;
Le sanzioni pecuniarie sono state erogate per un importo complessivo che sfiora il milione di euro.
L’operazione “FISH_NET” rappresenta un momento di particolare intensità operativa, ma non esaurisce l’attività quotidiana svolta dalle Capitanerie di porto – Guardia Costiera nel corso dell’intero anno. Nel 2025, infatti, l’attività ispettiva è proseguita senza soluzione di continuità, con controlli programmati e mirati sia in mare, sia lungo tutta la filiera commerciale.
“L’operazione FISH_NET – ha dichiarato l’Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, Comandante Generale delle Capitanerie di porto – testimonia il ruolo centrale che la Guardia Costiera svolge nella tutela della pesca marittima. Grazie a un dispositivo di controlli consolidato e capillare, il Corpo è in grado di intervenire su ogni segmento della filiera, affinché sulle tavole degli italiani arrivi un prodotto sicuro, tracciabile e di qualità. La salvaguardia dell’ambiente marino e il rispetto del lavoro degli operatori onesti sono delle nostre priorità assolute, soprattutto in un periodo di intensa attività commerciale come quello natalizio e di fine anno”.
Marsala
L'attività ispettiva effettuata dalla Guardia Costiera di Marsala sotto il coordinamento del 12° Centro di Controllo Area Pesca di Palermo presso uno stabilimento di lavorazione e conservazione di prodotti ittici. Nel corso dei controlli è stata accertata la detenzione di ingenti quantitativi di prodotto con errata indicazione della specie commercializzata, nonché il blocco di una partita di polpo eviscerato congelato, di provenienza estera (nello specifico dal Gambia), a causa di carenze nella documentazione di accompagnamento. Sono state inoltre riscontrate irregolarità nello stoccaggio di prodotto destinato allo smaltimento e violazioni delle norme in materia di igiene e sicurezza alimentare. Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro preventivo circa 36.000 chilogrammi di prodotto ittico per irregolarità di etichettatura, mentre 24.587 chilogrammi di polpo congelato sono stati bloccati in attesa di verifica documentale. Ulteriori 1.000 chilogrammi di prodotto, risultati non idonei al consumo umano, sono stati avviati alla distruzione. Sono stati adottati provvedimenti di sequestro amministrativo e attivate le procedure di cooperazione amministrativa internazionale, con contestazione delle violazioni previste dalla normativa in materia di tracciabilità, etichettatura e igiene alimentare.
Brembio
Durante un controllo presso uno stabilimento commerciale all’ingrosso effettuato dalla Guardia Costiera di Genova, sotto il coordinamento del 1° Centro di Controllo Area Pesca, sono stati rinvenuti prodotti ittici privi delle informazioni obbligatorie sulla tracciabilità e ulteriori quantitativi di prodotto non idoneo alla commercializzazione in quanto conservati oltre i limiti temporali consentiti. In particolare, sono stati sequestrati 3.380 chilogrammi di calamari e seppie privi di tracciabilità e 2.146 chilogrammi di seppie con termine minimo di conservazione superato. È stato disposto il sequestro amministrativo dell’intero quantitativo e sono state estese le verifiche al fornitore. Le violazioni accertate hanno comportato l’applicazione di sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di 3.500 euro.
Mercato Esquilino (Roma)
In seguito a un controllo presso un box di vendita effettuato dal personale della Guardia Costiera di Roma – Fiumicino, sotto il coordinamento del 3° Centro di Controllo Area Pesca di Civitavecchia, è stata accertata la detenzione di prodotto ittico totalmente privo di informazioni sulla tracciabilità. Complessivamente sono stati sequestrati 1.394 chilogrammi di prodotti ittici di varia tipologia. Il prodotto è stato sottoposto a sequestro amministrativo e avviato alla distruzione tramite ditta autorizzata, con l’irrogazione di sanzioni pecuniarie per un importo complessivo pari a 9.000 euro.
Comacchio
Al termine di una mirata attività di indagine, anche attraverso servizi di osservazione dedicati, effettuati dal personale della Guardia Costiera di Ravenna, coordinati dell’8° Centro di Controllo Area Pesca, veniva intercettato un automezzo adibito al trasporto di prodotti ittici. Il mezzo trasportava complessivamente 2.400 chilogrammi di molluschi bivalvi della specie vongola verace, di provenienza portoghese, accompagnati da documentazione non idonea a comprovare la regolarità della cattura e della tracciabilità del prodotto trasportato. Alla luce delle irregolarità riscontrate, sono state contestate violazioni alla normativa europea e nazionale in materia di tracciabilità dei prodotti ittici. È stata quindi irrogata una sanzione amministrativa pari a 1.500 euro ed è stato disposto il sequestro amministrativo dell’intero quantitativo di molluschi bivalvi.
Altopascio (Lucca)
Un controllo presso i depositi di un importatore all’ingrosso effettuato dal personale della Guardia Costiera di Livorno e di Viareggio, sotto il coordinamento del 2° Centro di Controllo Area Pesca di Livorno, ha evidenziato la detenzione di prodotti ittici privi delle informazioni sulla provenienza e la presenza di prodotto con termine minimo di conservazione superato da circa sei mesi. Sono state sequestrate complessivamente circa 5 tonnellate di prodotto ittico, in parte avviate a distruzione in quanto non idonee al consumo. Applicata una sanzione amministrativa pari a 3.500 euro.
Liguria
I nuclei ispettivi pesca del 1° Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Liguria hanno eseguito controlli lungo tutta la filiera ittica commerciale accertando vari illeciti in materia di rintracciabilità, tracciabilità e di correttezza delle informazioni per l’avventore.
È stata accertata, presso un’Azienda che effettuava lavorazione di prodotti ittici destinati al commercio, la presenza di prodotto – tonno pinne gialle essiccato – in cattivo stato di conservazione, che veniva posto sotto sequestro. Insieme ai militari della Capitaneria di porto di Imperia, in un’azienda locale che effettuava riconfezionamento di acciughe sotto sale, è stata accertata la frode in commercio in quanto le etichette originali del produttore estero venivano sostituite con altre recanti l’indicazione di provenienza nazionale del prodotto, oltre che un’estensione della data di scadenza, il tutto in contrasto con le attuali normative sul Made in Italy.
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