Dopo l'imam pronto al partito islamico, che augurava il Paradiso al leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran, a Lecce abbiamo il rettore pro Pal, Fabio Pollice, a capo dell'università del Salento dal 2019 fino al mese scorso.
Il 24 settembre il secondo ateneo pugliese per numero di iscritti pubblica un post su Facebook, "Unisalento per Gaza". Il rettore Pollice dichiara: "Ho avuto ieri l'opportunità di salutare a nome di tutta la comunità accademica gli equipaggi delle imbarcazioni che, a breve, salperanno dal porto di Otranto, come Global Freedom Flotilla, per tentare di forzare il blocco navale israeliano".
Le foto pubblicate sotto il post (una qui accanto li ritrae insieme) mostrano sorrisi e abbracci con Shoukri "Shosho" Hroub, in maglietta rosa. Uno dei leader delle proteste pro Pal in Italia, che nel novembre 2023, durante una delle manifestazioni a Milano, ha pronunciato frasi, secondo le cronache di diversi quotidiani, che giustificano e appoggiano i responsabili del 7 ottobre. "Hamas fa parte della grande resistenza palestinese e ne sono orgoglioso" sosteneva Hroub, che fa parte dell'Unione democratica arabo palestinese (Udap). E poi azzardava un ardito parallelo fra Hamas e il popolo palestinese che "ha il diritto e il dovere di resistere come i partigiani a Sant'Anna di Stazzema".
Assieme agli applausi dei manifestanti sono arrivati anche dei fischi. Nel corteo c'era pure uno striscione, poi fatto abbassare dagli organizzatori, che non lasciava dubbi: "Con Hamas, le brigate Ezzedin al-Qassam e il popolo palestinese per la liberazione della Palestina" del partito marxista-leninista italiano.
"L'Udap può ritenersi ideologicamente affine al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina in quanto entrambe formazioni di ispirazione marxista-leninista - spiega l'esperto Giovanni Giacalone - Alle loro presenze di piazza è capitato più volte di vedere anche vessilli del Pflp". L'Udap ha pure condiviso le liste di proscrizione degli ebrei da colpire di formazioni di estrema sinistra e gli attacchi al governo Meloni. Hroub, nel settembre dello scorso anno, quando il Viminale aveva vietato un corteo a ridosso del 7 ottobre ha dichiarato: "Noi ci saremo a Roma in qualunque caso () il ministro fa il ministro, noi facciamo la lotta in piazza, lo sappiamo fare". Non proprio un angioletto, che nelle manifestazioni era spesso assieme a Mohammed Hannoun sanzionato dagli Usa con l'accusa di essere l'uomo e collettore di Hamas in Italia.
Nella foto pugliese assieme a Hroub e al rettore, con sciarpetta della Palestina libera d'ordinanza, c'è pure Fabio Tarantino, un civico vicino al Pd, vicepresidente facente funzioni della Provincia e sindaco del comune di Martano.
In aprile il rettore Pollice era a Teheran, "su invito dell'ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri" riporta l'ateneo. L'occasione è la conferma di collaborazioni scientifiche con 5 università iraniane e "i protocolli in procinto di essere firmati" con altre tre. Per di più "l'Università del Salento è stata invitata come ospite d'onore all'Innovex del 2026: il salone dell'Innovazione che ogni anno accoglie centinaia di imprese innovative da tutto il Medio Oriente".
In realtà dovrebbe essere l'Inotex di Teheran, dove russi e iraniani fanno la parte del leone su "scienza, tecnologia, innovazione", campi perfetti per il dual use in campo civile e militare. Il 2 luglio, però, il Senato accademico con l'avallo del rettore, grazie a pressione e richieste dei Cobas, sospende le "collaborazioni con enti coinvolti nello sviluppo di tecnologie militari o che abbiamo apertamente sostenuto l'aggressione militare perpetrata dallo Stato d'Israele nei confronti della popolazione di Gaza". E il collettivo studentesco vuole imporre un'altra mozione per bloccare, specificatamente, qualsiasi rapporto con le università israeliane, senza citare quelle iraniane.
Non è un caso che al commiato il rettore Pollice, vicino all'ex governatore Michele Emiliano secondo una fonte leccese, sia stato incensato dal deputato Pd, Claudio Stefanazzi.