Truffe agli anziani di Milano, la 'regista' della banda era una 97enne

Scritto il 15/12/2025
da agi

AGI - "Sono vecchia e stanca" si lamentava nelle intercettazioni Caterina Iussi, la "nonna" per il gruppo di presunti truffatori di anziani milanesi finita oggi agli arresti domiciliari. Eppure, a dispetto dei suoi 97 anni tra poche ore, gli arrestati dai carabinieri l'avrebbero considerata il perno del loro sistema di furti e riciclaggio. A testimoniarlo, più ancora che le conversazioni trascritte da chi ha indagato, ci sono numerose fotografie disseminate nelle quasi 600 pagine di ordinanza cautelare. Spesso raffigurano la "nonna" di origini sinti sulla porta di casa, su una seggiola o comunque pronta, discreta ("non fa domande") e accogliente per chi si presentava sull'uscio. Gente che andava e veniva, secondo gli inquirenti, a portare alla quasi centenaria con la pensione sociale oro e preziosi per poi uscirne con sacchetti di denaro.

"La Iussi d'altronde - chiosa il gip - è la madre dei dieci fratelli Lafleur da tempo dediti ai reati contro il patrimonio e dimora stabilmente in via Muggiano dove ha una casa indipendente. Uscendo raramente, in caso di assenza della figlia Monica Lafleur, è lei a presidiare l'area. Si occupa delle loro vicissitudini giudiziarie ed è informata delle attività criminali in corso".

L'abilità negli affari e il passato criminale

Caterina Iussi, che "si vanta di essere formalmente incensurata ma ricorda a tutti il suo passato criminale e la sua perdurante abilità negli affari", partecipa alle riunioni di famiglia, ammonisce sulla necessità di stare attenti quando percepisce che indagano su di loro e si duole per il coinvolgimento dei figli. "Così mi hanno arrestato la mia Maria, la mia Monica. Le hanno trovato la 'kova na' (letteralmente la refurtiva) e l'hanno portata via di casa". Una volta parla anche coi 'Maluri', i carabinieri. "Gli ho chiesto se avessero rotto la porta, mi hanno risposto che avevano trovato la chiave nel frigo".

La gestione autonoma della ricettazione

Quanto alla stanchezza, gli investigatori non l'hanno percepita in questi anni di pedinamenti e intercettazioni: "È dunque evidente che il primo luglio 2023 Mirko Papaleo ha consegnato l'oro di provenienza furtiva alla Iussi, ottenendo in cambio il denaro che poi ha spartito col correo Claudio Narciso. L'episodio conferma la piena autonomia dell'anziana donna che, a dispetto dell'età avanzata, gestisce l'attività di ricettazione senza nessuna difficoltà e in piena autonomia, anche stimando e determinando il valore di quanto ricevuto". Non tutto è un idillio in famiglia, tanto che uno degli indagati dice a Monica che "la nonna è gelosa di me perché vuole essere la numero uno".