Il raid costato la vita a Pasquale Nappo, il 18enne ucciso a colpi di pistola la sera del 1 novembre a Boscoreale, sarebbe dovuto vendicare un'aggressione subita poco prima da alcuni giovani del luogo. La svolta decisiva nelle indagini sull'omicidio è stata la confessione del 18enne Giuseppe Esposito e del 22enne Antonio Abbruzzese, entrambi di Torre Annunziata, che questa mattina si sono presentati dai Carabinieri in caserma accompagnati dal loro avvocato Mauro Porcelli. Ascoltati dai militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata, i due giovani hanno fornito la loro versione di quanto avvenuto sabato sera a Boscoreale e il contesto nell'ambito del quale è maturato l'omicidio del 18enne, incensurato di Scafati (Salerno).
Il raid, stando a quanto hanno raccontato, sarebbe stato una risposta a un'aggressione subita poco prima. Abbruzzese sarebbe stato destinatario di pesanti minacce, mentre Esposito sarebbe stato aggredito fisicamente da un gruppo di giovani di Boscoreale che, a loro dire, mal tolleravano la loro presenza in piazza Pace. A quel punto i ragazzi, stando alla loro versione, avrebbero compiuto un gesto dimostrativo. Sarebbero tornati nel posto a bordo di uno scooter armati di pistola, ma giunti in piazza, si sarebbero però trovati di fronte a un blocco stradale formato da alcune auto e da diverse persone; da qui sarebbe nata una seconda aggressione ai danni di Abbruzzese ed Esposito, in reazione alla quale il 18enne avrebbe impugnato la pistola esplodendo alcuni colpi d'arma da fuoco a suo dire "alla cieca", senza mirare a qualcuno in particolare.
I due giovani sarebbero quindi scappati senza rendersi conto di cosa fosse realmente avvenuto, e cioè il ferimento mortale di Pasquale Nappo, apprendendo della sua morte solo in mattinata e decidendo così di costituirsi spontaneamente. La versione dei fatti fornita dai due ragazzi è al vaglio degli investigatori e della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Certo è che la sera del 1° novembre scorso, in piazza Pace a Boscoreale, sono state esplosi almeno tre colpi di arma da fuoco, uno dei quali ha centrato il 18enne, originario di Pompei ma che da anni viveva nella vicina Scafati, in provincia di Salerno. Nappo è stato trasportato da due amici al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove è deceduto poco dopo a causa della gravità delle ferite riportate. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica e la matrice dell'accaduto.

