Ogni anno, la tranquilla frazione di Ruginello, in Brianza, si trasforma nella notte del 31 ottobre: le luci diventano rosse, le strade si riempiono di zucche intagliate e fantasmi che emergono dai cortili. Si chiama RuginellOween, l’evento horror-fest che dal 2018 anima la comunità locale e richiama migliaia di visitatori da tutta la Lombardia. Con ore di spettacoli, installazioni scenografiche, musica e street food, la manifestazione è diventata un appuntamento imperdibile per famiglie, appassionati di horror e famiglie in cerca di divertimento immersivo. Quest'anno le presenze hanno superato ogni più rosea aspettativa, come racconta nella nostra intervista Eugenia Bernabei una delle organizzatrici.
L’idea di RuginellOween è davvero affascinante. Come è nata questa manifestazione?
"L’associazione ADR Amici di Ruginello si è costituita nel 2018, ma l’idea è nata un po’ prima. Ruginello è una piccola frazione di Vimercate, e tutto è cominciato con un gruppo di genitori – me compresa – che accompagnava i figli a fare “dolcetto o scherzetto” nelle case di persone conosciute. A un certo punto ci siamo detti: “perché non organizzarlo in modo strutturato?”. Così abbiamo messo insieme le nostre conoscenze e competenze, e nel 2018 abbiamo deciso di fare sul serio. Il primo anno abbiamo allestito sette giardini, con gruppi guidati di circa 30 persone tra adulti e bambini. In totale parteciparono circa 300 persone: c’erano figuranti, musica, piccole recite e tante caramelle. Da lì è partito tutto".
Com’è evoluto RuginellOween nel corso degli anni?
"In modo molto naturale. Nel nostro gruppo ci sono persone con competenze molto diverse: una scenografa, un tecnico televisivo, un esperto di body painting… Insomma, professionalità che si sono rivelate perfette per un evento del genere. Ogni anno abbiamo aggiunto qualcosa: nuove location, nuovi effetti scenici, più volontari. A un certo punto abbiamo capito che non potevamo più gestirlo come un semplice giro guidato e lo abbiamo trasformato in una sorta di “parco dell’orrore diffuso”. Ora si accede con un biglietto simbolico e ci si muove liberamente tra le location".
Quali risultati avete raggiunto quest’anno rispetto alle edizioni precedenti?
"Quest’anno abbiamo avuto quasi 200 volontari coinvolti, un numero enorme per una frazione di appena 2.500 abitanti. Circa 30 persone hanno lavorato alla costruzione delle location, altri 100 si sono occupati di figuranti, trucco, effetti, sicurezza. Abbiamo realizzato installazioni spettacolari: un Labubu alto 3 metri, un alieno di 6 metri, e tante ambientazioni curate nei minimi dettagli".
E a livello di pubblico? Quante persone sono venute a Ruginello per questa edizione?
"Gli iscritti con pass erano circa 4.000, ma la stima totale di presenze si aggira tra 8.000 e 10.000 persone. Ovviamente è una stima, ma è certo che il paese si è riempito come non mai. Le strade erano chiuse al traffico e piene di famiglie e visitatori: un’atmosfera incredibile".
Che valore ha RuginellOween per la comunità di Ruginello e per Vimercate?
"È diventato un appuntamento atteso da tutti. Già a settembre riceviamo decine di mail che chiedono quando apriranno le iscrizioni. Per noi è una grande soddisfazione, perché l’obiettivo dell’associazione è proprio creare coesione sociale nella frazione. Oggi Ruginelloween è il simbolo di Ruginello, un evento che ha unito i residenti e portato tantissime persone a scoprire il nostro territorio".
In cosa si differenzia il vostro Halloween da quello americano?
"Da noi non c’è il classico “dolcetto o scherzetto” casa per casa. Le caramelle vengono offerte all’interno delle location, grazie agli sponsor. È più una festa spettacolare, con rappresentazioni, attori e scenografie. Non puntiamo sul terrore puro, ma su un “gotico divertente”: niente esorcisti o demoni, ma atmosfere alla Famiglia Addams, horror sì ma con ironia. È un po’ un “carnevale macabro”, come piace dire a noi".
Che tipo di pubblico partecipa a Ruginelloween?
"È una festa per tutti, ma con un’anima horror. Vengono molte famiglie, ma anche ragazzi appassionati di cosplay e cinema gotico. Quest’anno abbiamo visto Joker, Batman, zombie, pagliacci e persino alieni! È una festa che unisce le generazioni".
Quali sono i vostri obiettivi per le prossime edizioni?
"Continuare a divertirci. È questo il nostro segreto. Finché i soci e i volontari si divertono a creare e a stare insieme, Ruginelloween continuerà a crescere. L’associazione non ha scopo di lucro: tutto viene reinvestito nel territorio e negli altri eventi che organizziamo, come il Carnevale o la festa di Natale".
Vi sareste mai aspettati una partecipazione così grande? E qual è la chiave di tutto questo successo?
"No, all’inizio assolutamente no. Il primo anno avevamo 300 persone, poi 600, poi 1.200, e così via: una crescita esponenziale. Il segreto? L’entusiasmo. Ognuno fa ciò che ama: chi cuce costumi, chi costruisce scenografie, chi trucca i figuranti. Nessuno lo fa per lavoro, ma per passione. E quando metti insieme tante persone felici di creare qualcosa per la propria comunità, il risultato si vede".

